I problemi della gente

Pressione fiscale, aumento del costo del prezzo dei carburanti e del costo della vita in generale, precarietà lavorativa e disoccupazione, mala giustizia e mala sanità, sono solo alcuni dei problemi che sobbarcano la gente, motivo per cui la gente soffre. Sono tutti problemi conseguenti all’ignoranza su come funziona il mondo, un’ignoranza indotta, voluta da alcune persone che sono i beneficiari del sistema istituzionale, ma sono tutti problemi risolvibili, in un copo solo, uscendo dall’essere parte della massa, degli istituzionalizzati.

I problemi che rendono misera la vita della gente, sono problemi creati a tavolino, da parte di persone (criminali) che beneficiano moltissimo dal malessere della gente, nel senso che peggio sta la gente, meglio stanno loro (i criminali), perché quello che producono è roba che aumenta di valore, con l’aumentare del malessere sofferto dalla gente.

Fra le tante cose che queste persone producono e vendono alla gente, ci sono i servizi governativi, beni di prima necessita e intrattenimento. Le organizzazioni governative, le multinazionali e l’industria dell’intrattenimento (musica, cinema, sport e spettacolo), così come i social network (tutti), sono lo Stato.

Lo Stato è il nemico numero uno della gente, ma la gente non lo sa e, anzi, vede lo Stato come qualcosa di bello e di buono, perché da esso riceve le cose che gli servono per stare bene. E’ un benessere illusorio, nel senso che le cose in questione non sono le cose che servono all’uomo per stare bene e per avere una vita degna di chiamarsi tale, cioè una vita sotto l’insegna della libertà e della prosperità, ma sono cose che servono a dalleviare le sofferenze causate dallo Stato stesso.

In altre parole… lo Stato con una mano ferisce, con l’altra dà i “cerotti”, e la gente, incapace di rendersi conto del piano criminale, apprezza e ringrazia per il gesto caritatevole (cerotti). Lo Stato, che ripeto sono le Big Corporations (e in parte anche le banche), se la ridono e continuano nell’azine criminale, causando sempre più sofferenza e sempre più malessere, incurante del fatto che nel lungo andare, il gioco finisce in malora per tutti, anche per lo Stato stesso.

Quelli che beneficiano del malessere della gente sono divisi in due gruppi, che sono quelli che di mestiere studiano i piani per impoverire sempre di più la gente, quelli che mettono in esecuzione questi piani, e quelli che producono quello di cui la gente poi ha bisogno per alleviare le sofferenze. I primi e i secondi sono i legislatori e i ministri, i terzi sono le multinazionali, le proprietarie delle grandi marche, per intenderci, Hollywood e tutta l’industria della musica e dello sport. Le celebrità dello sport e dello spettacolo, così come i direttori delle grandi aziende, non sono criminali, perché non sono parte di quelli il cui mestiere è causare malessere alla gente, ma lavorano per un’organizzazione criminale, e molti di loro lo sanno. La gente idolatra persone che beneficiano dal malessere della gente, e non lo sa.

Perché credi che Messi, Ronaldo, Byoncé, Madonna e compagnia bella, che sono gli idoli della gente, percepiscano così tanti soldi per il lavoro che fanno? Credi veramente che una persona possa guadagnare milioni di Euro all’anno prendendo a calci una palla di pelle di maiale? Il vero motivo per cui queste persone percepiscono tali compensi è perché il valore di quello che fanno è molto alto, agli occhi della gente, a cui il loro lavoro è diretto. Il loro compenso cresce sempre di più, in misura direttamente proporzionale alla crescita del malessere e dell’insoddisfazione della vita della gente, che sono il mercato di quello che fanno, cioè le persone a cui è diretto quello che loro producono (spettacolo). Quindi, peggio stai tu, meglio stanno loro. Loro si arricchiscono sempre di più, di conseguenza al tuo impoverimento e all’impoverimento della gente, un impoverimento non solo economico, ma di qualità di vita in generale.

Se alla gente togliessimo i film, la musica, lo sport (spettacolo) e i social network, la gente si renderebbe conto di non avere nulla, anzi, si renderebbe conto di avere una vita di merda. Quindi… l’industria dell’intrattenimento è un’industria da miliardi di euro all’anno, un’industria che cresce sempre di più con l’aumentare del malessere della gente, perché peggio sta la gente, più ha bisogno di essere intrattenuta.  Ma c’è un limite a tutto, e questo limite lo stiamo raggiungendo. Infatti, presto, molto presto, la gente non potrà più permettersi tutta questa roba, e a quel punto, l’industria dell’intrattenimento cesserà di esistere. La stessa cosa vale per la parte governativa di tutta l’organizzazione statale, per motivi che non posso spiegare pubblicamente, ma che ho scritto in queste pagine.

Negli ambienti dell’élite, gli ambienti da cui provengo, che non sono le organizzazioni Statali, ma qualcosa che sta più in alto, molto più in alto, chiamano gli addetti ai lavoro delle organizzazioni statali, gli useful idiots, cioè gli idioti utili. Utili perché le loro attività più o meno criminali contibuiscono al raggiungimento di un certo obiettivo (di cui non posso dire nulla pubblicamente) e idioti perché non si rendono conto che quello che fanno alla gente è qualcosa che porterà alla fossa anche loro.

Morale della favola… se vuoi risolvere i problemi che affliggono la tua vita, devi entrare a far parte dei non istitituzionalizzati, cioè di quella porzione di popolazione mondiale che vive al di sopra della legge, che al contrario di quello che crede la gente, sono persone molto per bene, che hanno molto a cuore l’umanità, persone che lavorano nell’interesse dell’umanità. Queste persone sono i liberi, cioè persone che godono del massimo livello di libertà di cui l’uomo può godere, di conseguenza al fatto che sono dei grandi contributori alla crescita e allo sviluppo socio-economico.

Diventare un grande contributore alla crescita e allo sviluppo socio-economico è la chiave del successo e della salvezza, quindi la chiave per la soluzione di tutti i problemi che affliggono le vite di miliardi di persone in tutto il mondo, della massa istituzionalizzata, e io sono l’unico al mondo che può aiutarti in questo senso, perché sono l’unico, fra quelli che sanno come si diventa dei grandi contributori alla cresicta e allo sviluppo socio-economico, che è disposto a dirlo a chi non è ancora parte del club, il club dei liberi.

 

 

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