La verità sulla campagna diffamatoria contro di me
Nel 2023 è stato creato un sito anonimo intitolato “Vittime di Gabriele Cripezzi”.
Unico scopo: sporcare il mio nome, minare la mia credibilità, sabotare un progetto che avrebbe potuto cambiare la vita a migliaia di persone.
Questa macchina del fango è stata costruita su accuse false, interpretazioni maliziose e distorsioni intenzionali, orchestrata da pochi individui mossi da frustrazione, invidia e vendetta personale.
A loro si sono aggiunti altri — chi in silenzio, chi attivamente — che hanno scelto la via più facile: abbandonare, disertare, rinnegare gli impegni presi senza avere nemmeno il coraggio di guardarmi in faccia.
E allora? Hanno fatto ciò che i codardi fanno sempre: si sono nascosti dietro l’anonimato.
Il mio nome è scritto per intero, i loro no. Loro si celano dietro iniziali e soprannomi, io ci metto la faccia. Questa è la differenza tra chi vive nella verità e chi sopravvive nella menzogna.
Tutti i contributi economici ricevuti nel progetto sono tracciati e documentati, legati a quote societarie di una holding legalmente costituita negli Stati Uniti. Nessuno ha mai pagato per promesse di guadagno: si trattava di un percorso, di una visione imprenditoriale e umana, da costruire insieme. Alcuni hanno onorato i loro impegni, altri hanno scelto la fuga.
Il punto è semplice: io non ho mai mentito.
Tra i più attivi nella campagna diffamatoria c’è Lorenzo B., un “uomo” che per anni ha beneficiato della mia guida, ha visto migliorare la sua famiglia e i suoi figli, e che mi ha ringraziato più volte pubblicamente. Quando la sua vita privata è crollata, ha scelto la strada più facile: dare la colpa a me. Non ha avuto il coraggio di guardare dentro sé stesso. Ha preferito trasformare un evento umano e doloroso in un pretesto per distruggere ciò che non aveva la forza di costruire.
Ma i fatti restano, e sono documentati. Nessuna delle accuse corrisponde alla realtà vissuta.
E chi cerca davvero la verità, non deve fare altro che chiederla.
Comunque… non è la prima volta che accade nella storia che chi dice la verità venga messo in croce. I deboli si nascondono dietro le menzogne. Non importa: la verità rimane, loro spariscono.
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