Perché non si deve dire la verità alla gente

Se è vero che la verità ha il potere di rendere liberi gli uomini, è anche vero che ha il potere di fottere loro la vita. Spiego…

Ognuno di noi ha una visione della vita e del mondo, sulla quale impostiamo la nostra vita. Diciamo che queste cose sono il nostro credo.

Ci sono delle verità sulla vita e sul mondo, che hanno il potere di far capire alle persone che la loro visione della vita e del mondo è sbagliata, quindi che stanno andando nella direzione sbagliata, e per la maggior parte di queste persone, la verità non è cosa buona, perché per motivi vari, fra i quali il più importante è la famiglia, sono impossibilitati a cambiare direzione. Dire la verità a queste persone può risultare deleterio, non solo per loro, ma anche per chi gliela dice.

La vita si sa, è una questione di scelte e le scelte sono basate su quello in cui crediamo. Se crediamo in menzogne, facciamo scelte sbagliate, e le cose ci vanno male. Ecco, la maggior parte delle persone hanno una vita di me*da perché fanno scelte sbagliate, perché il loro credo è basato su menzogne. Dire la verità mette le persone nella posizione di rendersene conto, il ché, per la maggior parte di loro, non porta a niente se non a soffrire.

Immagina la verità come al famoso vaso di Pandora. Una volta appresa, non si torna più indietro, e la maggior parte delle persone, non riuscendo ad andare avanti, crollano, psicologicamente ed emotivamente, finendo per fare danni, anche gravi, a loro stessi e a chi hanno intorno.

Sono pochi, anzi pochissimi, quelli a cui la verità può servire, e questi sono quelli a cui la si può dire.

Quindi… se è vero che la verità ha il potere di rendere l’uomo libero, è anche vero che ha il potere di fottergliela, e chi viene fottuto dalla verità, nella stragrande maggioranza dei casi se la rifà con chi gliel’ha detta, motivo per cui bisogna fare molta attenzione a chi la si dice.

Partendo da Gesù, per finire con Edward Snowden e Julian Assange, passando per Galileo Galilei, Giordano Bruno, Giovanna D’arco e Cartesio, di casi di persone che ci hanno rimesso parecchio per aver detto la verità, è piena la storia.

“Non c’è uomo più odiato di colui che dice la verità” – Platone

Anch’io, nel mio piccolo, sono stato, e lo sono ancora, vittima dell’azione vendicativa da parte di persone a cui h o detto la verità, una verità hanno chiesto di sapere, ma dalla quale verità sono stati asfaltati, come da uno schiaccia sassi.

Se la gente sapesse cosa sta succedendo nel mondo, il mondo si fermerebbe, perché la gente smetterebbe di fare quello che fa, che sono cose che non portano da nessuna parte se non alla fossa. La gente, miliardi di persone in tutto il mondo, hanno un piede nella fossa, ma non lo sanno, motivo per cui continuano a fare quello che fanno, come se nulla fosse, che è lavorare e consumare.

Kant, convinto che “la veridicità è un dovere che deve essere considerato come la base di tutti i doveri”, cioè che dire la verità è un dovere morale verso la società, che deve avere il potere su qualunque legge e sistema giudiziario, disse “Che la giustizia regni anche se tutti i mascalzoni del mondo dovessero perire per essa”. I mascalzoni a cui si riferiva Kant sono tutti quelli che ricorrono alla menzogna per procurarsi benessere e per farsi una vita, il che significa quasi tutti, chi più chi meno.

Chi più chi meno, tutti mentiamo, ma ci sono delle persone che mentono più degli altri e fanno della menzogna la risorsa principale per farsi una vita, cioè mentono per procurarsi le cose che gli servono per vivere, a discapito degli altri, e questi sono i criminali modearni, quelli che schiavizzano le masse, senza che queste se ne rendano conto.

Ci sono delle persone che, invece, si procurano benessere senza ricorrere alla menzogna, e queste persone sono i liberi, cioè quelli che godono del livello di libertà più alto di tutti, di conseguenza al saper vivere secondo la verità.

 

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