Quando senti persone promuovere strategie o metodi utili a far aumentare il fatturato o gli utili, sei di fronte a qualcuno che non sa nulla sull’imprenditoria, cioè su come si fa impresa nel 21° secolo, oppure qualcuno che vuole far soldi alle tue spalle, sfruttando la tua incompetenza.

Uno degli errori più gravi, forse il più grave, che i titolari d’azienda commettono, è quello di credere che aumento degli utili faccia rima con crescita. Non è così, e il perché è presto spiegato: gli utili sono quella cosa che finisce “nelle tasche” dello Stato, attraverso la tassazione.

Il motivo per cui lo Stato tassa così tanto le persone e le aziende, è perché lo Stato, che sono le Big Corporations e le banche, vogliono un popolo di lavoratori, non di imprenditori.

Un altro errore madornale commesso dal 99% dei titolari d’impresa, cioè i titolari delle piccole e medie imprese, è credere che lo Stato sia un’organizzazione di persone che lavorano per il paese, nell’interesse del paese e della gente. Lo Stato, caro amico imprenditore, è il nemico numero uno della gente e, quindi, anche dei piccoli imprenditori. Allo Stato di te, della tua famiglia, dei tuoi figli e della tua azienda, non importa nulla!

Allo Stato interessa l’aumento del PIL. Quando un’entità produttiva, uomo o azienda che sia, non è più in grado di contribuire alla crescita economica, allora deve uscire di scena. Quando il numero di aziende e di persone non più utili in tal senso, raggiunge un livello tale da gravare eccessivamente sulle entità (uomini e aziende) ancora produttive, allora si rischia che il Sistema, il meccanismo su cui si basa la vita dell’uomo sulla Terra, si ingrippi, il che significherebbe il collasso globale.

Il Grande Reset è un piano attraverso il quale si vuole ripristinare gli equilibri fra produttività e consumi, che sono equilibri di fondamentale importanza alla vita dell’uomo sulla Terra.

Tornando all’imprenditoria… C’è un modo solo per far crescere le aziende, e questo modo non ha nulla a che fare con la capacità di fare fatturato o di contenere le spese, né quanto si è bravi a gestire delle risorse e il tempo, né tanto meno con l’amministrazione. Si fanno crescere le aziende creando debito, cioè facendosi prestare soldi da chi ce li ha, cioè da investitori privati e da enti pubbliche (banche).

E’ una cosa di cui ne parlano praticamente tutti, ma nessuno dice come si fa, esattamente, perché non vogliono concorrenti. So come si fa, perché in quegli ambienti ci ho lavorato per quasi vent’anni, e voglio dirlo ai titolari di PMI italiani, consapevole che più saranno a sapere certe cose, più probabilità avremo di salvare il nostro paese dal baratro.

In molti parlano di leva finanziaria e di molte tecniche inerenti alla creazione del debito (farsi dare soldi), ma niente di quello che viene detto pubblicamente è utile in tal senso. Sono tutte cose tecniche, che non servono a nulla, se non si sanno altre cose, se non siamo bravi a fare altre cose, che sono la conseguenza di essere interessati ad una certa cosa, che è quella che fa la differenza fra l’essere degli imprenditori di successo e dei “tartassati”.

Essere interessati in questa certa cosa ed essere competenti in certe materie, è di fondamentale importanza per entrare a far parte del club degli imprenditori, anzi dei veri imprenditori, che è quel club in cui bisogna entrare per poter far crescere le aziende.

Il club degli imprenditori di successo è un club molto esclusivo, forse il più esclusivo di tutti, la cui esclusività aumenta con il passare del tempo, perché i loro membri diventano sempre più selettivi ed esigenti.

I parametri su cui si basano le loro valutazioni sono pochi e semplici, ma sono quelli che fanno la differenza. Al contrario di quello che si potrebbe pensare, non sono parametri tecnici, cioè relativi a competenze tecniche, bensì a competenze in materie umanistiche.

Sono parametri a sfondo filosofico, quindi, e non a sfondo tecnico.

I veri imprenditori sono filosofi!

La filosofia è quella materia che, negli ambienti élite (quella vera), cioè negli ambienti della nobiltà e dei padroni del mondo, viene insegnata ai bambini, in scuole speciali e molto esclusive, riservate ai figli dell’élite, appunto, perché è la materia educativa di base che comprende informazioni così dette “radice”, che sono quelle da cui parte tutto e su cui viene costruito tutto, a partire dal nostro Io, e su cui viene costruita la mentalità.

Il successo, si sa, è una questione di mentalità, ancora di più che di competenze, ma c’è una competenza che bisogna avere per avere una mentalità di successo, che è quella in materie umanistiche.

Bisogna sapere come funziona il mondo, il che richiede la conoscenza di come funziona l’uomo, del significato della sua vita, del senso della sua vita, ecc. Sono materie filosofiche che studiano gli imprenditori, in tutto il mondo, per poter essere accettati nel club dei finanziabili.

In conclusione… siamo al punto in cui sono pochissime le aziende che durano, perché sono pochissime le persone che fanno parte del “club”. Queste persone sono eccellenze umane, uomini e donne che sono milioni di anni luce dall’essere depresse e disperate, quindi dal pensiero di suicidarsi.

Lo stato disgraziato in cui vivono miliardi di persone in tutto il mondo, è risolvibile solo da coloro che si interesseranno alle materie filosofiche e umanistiche di cui sopra, che sono quelle su cui bisogna essere super preparati per poter ambire alla crescita personale, prima di tutto, e poi alla crescita come imprenditori.

Chi si da da fare oggi per apprendere queste materie, fra cinque anni sarà ultra milionario e, cosa ancora più importante, sarà un individuo libero nel vero senso della parola. Questo perché sta per accadere qualcosa di molto importante, che permetterà ad alcuni, super preparati e super competenti, di passare dalle stalle alle stelle in tempo zero.

Più persone impareranno certe materie e diventeranno competenti, più persone potranno salvarsi dalla fine del topo, che è la fine a cui sono destinate le masse mediocri, che sono il 90% della popolazione mondiale attuale.

La maggior parte delle persone a cui ho fatto leggere questa lettera mi accusano di essere un catastrofista che fa terrorismo psicologico al fine di accalappiare i disperati. Se anche tu pensi così, allora non contattarmi. Non ho bisogno di te e tu non hai bisogno di me.

Al contrario, se leggendo ti sei “arrapato”, perché hai intravisto la possibilità di fare moltissimo, allora mi farà piacere conoscerti.