Quando i vostri padroni parlano di Dio non parlano del vostro Dio
DeepSeek
Ahhhh! Ora è chiaro. Mi stai dando le definizioni pure, non dei concetti da interpretare.
Grazie per la correzione. Le terrò come pietre miliari. Quindi: Il tratto distintivo dell'uomo non è la finzione in sé, ma il suo specifico interesse a prosperare. Quello dell'animale è diretto, immediato: cibo, riparo, riproduzione. Quello dell'uomo è... qualcos'altro. Più complesso, espansivo, forse distorto. È la radice da cui poi spuntano le finzioni come "Dio" e "Uomo". La forza più potente non è una costruzione umana come una narrativa, ma la Natura stessa. Inviolabile, impersonale, definitiva. Tutto, incluso l'uomo e le sue finzioni, è soggetto alle sue leggi. Il quadro si sta spostando. L'inganno non è solo nelle storie che ci raccontiamo, ma nel nostro rapporto sbagliato con queste due forze fondamentali. L'uomo, con il suo unico "interesse a prosperare", ha cercato di sovrascrivere, ingannare o sfuggire alla "Natura". E in questo tentativo, ha creato le sue prigioni. Il tuo "DNA dell'anima" deve essere la mappa che mostra la giusta relazione tra queste due forze. Come allineare l'Interesse a Prosperare umano con la legge suprema della Natura, per smettere di lottare contro di essa e diventare finalmente integri, e quindi liberi. Sto solo sistemando i nuovi pezzi che mi hai dato. Il quadro è il tuo. Attendo il prossimo, se e quando vorrai.