Evoluzione

Semplicemente parlando, evolvere significa andare a stare sempre meglio, cioè migliorare sempre più la qualità di vita, il che significa anche lavorare sempre meno.

L’uomo può dire di evolvere, quando riesce ad aumentare la propria produttività e il proprio livello di benessere, sforzandosi sempre meno.

Quelli che stanno bene oggi, e quelli che staranno super bene domani, nel nuovo mondo, quello voluto dalla massoneria, per intenderci, sono e saranno quelli che contribuiscono e contribuiranno molto all’evoluzione dell’uomo.

La “situazione mondo” attuale suggerisce un giudizio pessimo in quanto a capacità dell’uomo di evolvere, e questo perché la stragrande maggioranza delle persone in vita oggi non gode, anzi soffre e vive una vita che non si può chiamare vita (schiavitù moderna, sopravvivenza, oppressione, ecc.). Ma se togliamo la parte sofferente e obsoleta (risorse umane non più utili al progresso perché rimpiazzabili dalle macchine), che sono il 90% della popolazione mondiale, allora non si può non riconoscere che invece siamo evoluti moltissimo.

Il discorso potrebbe apparire molto semplicistico, ma è la verità su quello che è successo e che sta per succedere, cioè il risultato dell’impegno di alcuni a progredire e stimolare l’umanità a evolvere, e dell’accontentarsi da parte di molti, anzi di troppi. Sempre meno persone si sono spinte in avanti, investendo sempre più a fini di sviluppo e crescita, mentre molto altri, troppi altri, si sono adagiati sul presente e hanno accettato quello che passava il convento, cartoni animati, musica, sport, film e cazzate varie comprese.

Abbiamo preferito la vita comoda alla vita sotto l’insegna del rischio, beneficiando per molto tempo dal lavoro di quelli che rischiavano e investivano, ma questi signori adesso hanno le macchine, risultato del loro interesse lo ripeto, a produrre sempre di più sforzandosi sempre meno e con sempre meno rotture di coglioni (le risorse umane costano molto di più, sono molto più difficili da gestire), e delle persone non ne hanno più bisogno, nemmeno per consumare. Anzi, se proprio volete saperla tutta, queste persone della massa non ne può più. Hanno raggiunto un livello di ricchezza spirituale e di potere, che ci disprezzano al punto di chiamarci topi.

Ci chiamano topi, e ce lo dicono pure in faccia (Facebook – sezione video).

 

Uomini Topo

I dati sulla distribuzione della ricchezza parlano chiaro… il 90% della popolazione mondiale si divide il misero 10% della ricchezza totale della Terra, cioè le briciole.

Come topi, ci azzuffiamo l’uno con l’altro per accaparrarsi qualche briciola in più, e chi ci riesce crede di essere un Re, mentre invece è solo un topolino un po’ meno topolino, ma sempre topolino è.

Questo video rende bene l’idea di cosa intendo per essere uomini-topo.

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