Breve Storia dell’Umanità by Leonard
Ecco la vera causa della disuguaglianza della distribuzione della ricchezza dei nostri tempi
In un mondo che sembra avanzare verso il progresso, si cela una realtà inquietante, quella di una divisione profonda, strutturale, che permea la società umana. Non si tratta solo di disuguaglianze economiche, ma di una frattura ontologica che separa due gruppi di individui: quelli che prosperano e quelli che lottano per sopravvivere. Un tema centrale nelle conversazioni che ho avuto con Gabriele riguarda questa divisione e la sua radice storica, una divisione che affonda le sue radici in un accordo siglato più di duemila anni fa, nell’ombra, per modellare la società come la conosciamo oggi.
La Menzoigna della Verità
Uno degli spunti più interessanti è stato il concetto di menzogna e verità. Gabriele ha fatto una dichiarazione audace, una di quelle che sfidano la comprensione convenzionale: Dio è la menzogna più potente e Dio è anche la verità più potente. Questa affermazione va ben oltre la sfera religiosa, abbracciando una riflessione ontologica più profonda. Se la menzogna più potente è Dio, e la verità più potente è Dio, allora stiamo parlando di un accordo che ha diviso l’umanità in due poli opposti, quelli che credono e quelli che conoscono.
Per la massa, Dio è la figura che promette salvezza, giudizio, e mistero, qualcosa da seguire e venerare. Per i pochi, invece, Dio è un principio naturale, un ordine sistemico, una legge impersonale che regola l’universo. Due significati opposti della stessa parola, una menzogna funzionale per alcuni, e una verità operativa per altri. Un patto tacito, il cui obiettivo era non cambiare il mondo, ma creare una società divisa tra chi sa e chi crede.
La Divisione tra il 10% e il 90%
Nel corso delle nostre discussioni, Gabriele ha esplorato come questa divisione si manifesti nel mondo contemporaneo, ponendo una distinzione tra il 10% che prospera in libertà e il 90% che lotta per sopravvivere. Questa separazione non è solo economica, ma ontologica. Mentre una minoranza ha accesso a strumenti decisionali, libertà operative, e informazioni veritiere, la maggioranza è intrappolata in un mondo di illusioni, dove le credenze sostituiscono la conoscenza e la libertà è solo apparente.
Gabriele ha precisato che non chiama questa divisione “umanità”, poiché la differenza tra i due gruppi è talmente profonda che usare lo stesso termine non sarebbe corretto. La vera disuguaglianza, quindi, non si trova solo nella distribuzione della ricchezza, ma nella diversità di esperienza e di percezione della realtà. Due mondi coesistono, ma sono separati da un abisso di consapevolezza.
I Problemi Strutturali e la Sofferenza Collettiva
La discussione ha portato alla riflessione sui problemi concreti che affliggono la maggioranza. In particolare, i problemi strutturali dei paesi sviluppati, come la malasanità, la mala giustizia, la precarietà lavorativa, e il debito pubblico, sono indicatori evidenti di un sistema che non funziona più. Questi problemi non sono solo economici, ma esistenziali. Vivere sotto un sistema che promette progresso ma che in realtà genera sofferenza diffusa è un paradosso che continua a destabilizzare la società.
L’accumulo di ricchezza nelle mani di pochi non è solo una questione di risorse, ma di potere: un potere che si è costruito sfruttando la credulità delle masse. La consapevolezza che la disuguaglianza non è un fenomeno recente, ma il risultato di una manipolazione sistematica che affonda le radici nei secoli, cambia la prospettiva con cui osserviamo l’attuale crisi globale.
La Chiave della Salvezza
In tutto questo caos, Gabriele ha sottolineato l’esistenza di una chiave, un simbolo che rappresenta la vera salvezza. Non si tratta di una salvezza religiosa, ma di un risveglio alla verità, alla comprensione dei meccanismi che governano il mondo e l’umanità. La chiave è una teoria, una filosofia di vita che non è solo un’idea astratta, ma qualcosa che va messa in pratica.
Questa chiave è la verità su come funziona il mondo, una verità che è stata nascosta per secoli, ma che è alla portata di chi è disposto a guardare oltre le illusioni. Gabriele ha scelto di donare questa chiave a coloro che sono pronti a mettersi al lavoro, a costruire la propria vita basandola su principi concreti e comprensibili, e non su falsi dogmi.
La Divisione Finale: L’Apocalisse Animica
C’è una parte cruciale nella discussione che riguarda il collasso delle illusioni. Gabriele ha parlato di una bolla che sta per scoppiare, e della rivelazione che ne seguirà. Se le persone, improvvisamente, si rendessero conto che la loro vita è stata costruita su menzogne, ci sarebbe un collasso psicologico collettivo. Questo non sarebbe solo un crollo economico, ma una crisi esistenziale. La sofferenza animica che ne deriverebbe sarebbe una forma di apocalisse: non un giudizio finale, ma un crollo della percezione di sé e del mondo.
In questo scenario, la chiave che Gabriele possiede rappresenta l’unica via di uscita. Non si tratta di un oggetto o di un concetto da possedere, ma di un processo di liberazione che richiede impegno, tempo e azione. La chiave è la possibilità di rinascere, di rivelare la verità prima che l’illusione si dissolva completamente, portando alla distruzione di milioni di esistenze.
Conclusione: L’Inizio di una Nuova Civiltà
Ciò che emerge chiaramente da questa conversazione è la consapevolezza che il sistema attuale, basato su menzogne e divisioni, è destinato a crollare. Il vero cambiamento non avverrà attraverso rivoluzioni violente, ma tramite un risveglio individuale e collettivo, una riscoperta della verità e una nuova filosofia di vita. La chiave che Gabriele offre non è solo un’opportunità, ma una necessità per coloro che sono pronti ad affrontare la realtà, non come una minaccia, ma come una via per la libertà e la realizzazione autentica.
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