Il successo – diceva Earl Nightingale, un autore e mentore americano – è il progressivo realizzarsi degli ideali di valore.
Fra i tanti ideali di valore che l’uomo deve realizzare per potersi considerare un uomo di successo, quello di maggior valore è la libertà, anzi, la condizione di prosperità in completa libertà.
La libertà non è un diritto, è un dovere, nel senso che è qualcosa che l’uomo può e si deve guadagnare, per gradi, adempiendo a dei doveri, fra i quali, il più importante, perché fa ottenere più libertà in assoluto, è quello di contribuire alla crescita e allo sviluppo della società in cui viviamo. Più grande è la società verso la quale contribuiamo e più si contribuisce, più libertà possiamo ottenere.
L’attività che consente all’uomo di contribuire maggiormente alla crescita e allo sviluppo socio-economico, è l’attività imprenditoriale. Gli imprenditori sono i più liberi fra i liberi, quindi le persone più di successo, fra tutte le persone di successo.
Il talento imprenditoriale è quello con cui ognuno di noi nasce, ma che la maggior parte delle persone perde crescendo, di conseguenza al ricevere un’educazione che porta a credere nel lavoro come attività attraverso la quale farsi una vita.
L’educazione a diventare lavoratori è un’educazione sbagliata, perché l’attività lavorativa, intesa come attività attraverso la quale si scambia il proprio tempo per denaro, porta l’individuo a perdere sempre di più e a stare sempre peggio, invece che a prosperare, che ripeto, è quello a cui l’uomo è interessato per natura. Tutto questo, di conseguenza al progresso tecnologico, o più precisamente, al fatto che le risorse tecnologiche, crescendo sotto l’aspetto dell’efficienza ed efficacia produttiva, vengono preferite sempre di più alle risorse umane, cioè ai lavoratori, che perdendo di utilità, perdono, in maniera direttamente proporzionale, i “diritti” e la libertà.
Quelli che comunemente chiamiamo diritti, sono in fatti, dei doveri, nel senso che sono cose che ci vengono riconosciute, a patto che adempiamo a dei doveri. Fin quando siamo utili alla società, cioè finche siamo capaci di contribuire alla crescita e allo sviluppo socio-economico, certe cose ci vengono garantite, quando non siamo più utili, non ci viene garantito più nulla.
Di conseguenza a questo concetto, scommettere sul lavoro, inteso come scambio del proprio tempo per denaro, come attività attraverso la quale farsi una vita, è l’errore più grave che una persona può commettere in tutta la sua vita.
Per mezzo della menzogna, su cui è basata l’educazione al lavoro, miliardi di bambini e ragazzi in tutto il mondo vengono derubati ogni giorno del talento imprenditoriale.
Se sei nato e cresciuto in una famiglia di lavoratori (vale sia per quelli dipendenti che autonomi), allora molto probabilmente sei stato educato a diventare un lavoratore, il che significa che hai perso il telento imprenditoriale.
Il talento imprenditoriale è quella cosa di cui devi riappropriarti, se vuoi fare successo nella vita e se vuoi salvarti da fare la fine del topo. Puoi riappropriarti del talento imprenditoriale, imparando il Sistema, il meccanismo del mondo.