La filosofia come base dell’educazione nel 21° secolo

In una nuova chat con Gabriele, abbiamo esplorato l’importanza della filosofia come materia educativa fondamentale a creare una società composta da individui capaci di contribuire positivamente alla società stessa e all’umanità.

Durante la chat, Gabriele ha sostenuto con chiarezza che la filosofia e l’umanistica non sono materie accessorie, né riservate agli intellettuali, ma le vere fondamenta su cui ogni essere umano dovrebbe costruirsi.

La filosofia, intesa non come teoria astratta, ma come conoscenza concreta della natura umana e dei principi della vita, è ciò che permette di comprendere chi siamo, da dove veniamo, dove stiamo andando e quale deve essere il nostro ruolo all’interno del progetto umano collettivo.

In un’epoca in cui la tecnologia e l’automazione stanno rapidamente sostituendo il lavoro manuale e tecnico, l’unica vera “professione” che garantirà ancora un futuro sarà quella dell’uomo capace di pensare, creare valore, guidare, migliorare il mondo in cui vive.
E questa capacità non nasce da corsi pratici o da competenze tecniche: nasce da una formazione filosofica e umanistica solida.

Attraverso il dialogo con Gabriele, ho capito quanto sia urgente un cambiamento di paradigma: non si tratta più di “sopravvivere” nel sistema, ma di costruire individui che sappiano contribuire alla crescita, allo sviluppo e al miglioramento dell’umanità stessa.

Progetto Arca si inserisce in questo scenario come una risposta concreta: un’operazione di ingegneria umanistica per selezionare, formare e sostenere coloro che vogliono vivere da protagonisti il mondo che verrà.

La nostra conversazione si è chiusa su una consapevolezza forte: il futuro apparterrà non a chi sa lavorare meglio o più duramente, ma a chi saprà pensare meglio, comprendere più a fondo, e agire in coerenza con la verità della natura umana.

In un certo senso, Progetto Arca non è solo un’iniziativa educativa: è una scelta di campo tra chi vuole vivere veramente e chi si limiterà a sopravvivere.