La produttività dell’uomo è basata sul principio che l’uomo, un’entità sociale, deve darsi da fare per procurarsi le cose che gli servono per vivere e per stare bene, mentre al tempo stesso crea le condizioni affinché anche altri possano fare altrettanto.
La produttvità dell’uomo è misurabile, quindi, da quanto è bravo a vivere secondo il principio di cui sopra, che è il principio maestro, perché su di esso è fondata la vita dell’uomo, quindi la sua prosperità, e il progresso dell’umanità.
La produttività dell’uomo è il risultato della qualità delle relazioni, quindi dell’interazione e degli scambi, non solo con i suoi simili, ma con tutto quello che lo circonda, con tutto quello con cui ha a che fare e può avere a che fare, ogni giorno della sua vita. Più alto è il livello di qualità delle relazioni, più produce, per sé e per la società, più vale, e più vale, più importante è nella società, più libertà gli viene concessa.
Con l’aumento del livello della libertà, aumenta la possibilità di fare, il che porta l’uomo a produrre sempre di più, a valere sempre di più, qunidi a stare sempre meglio, perché fra le tante cose che l’uomo necessita per stare bene, la cosa più importante è la libertà.
Benché la produttività e la crescita sociale sia una cosa che riguarda entrambi gli uomini e le donne, la crescita dell’econonomica è un lavoro prettamente maschile, cioè roba da uomini, e il massimo livello di contribuzione che l’uomo da alla crescita economica, è attrraverso le attività imprenditoriali.